Welfare di comunità
La programmazione regionale non può che essere partecipata dal basso, trasparente e democratica, in modo da coinvolgere tutti i livelli della comunità locale. All'identità di un territorio concorrono la complessità delle "reti comunitarie" che lo abitano (famiglia, vicinato, volontariato), il ruolo svolto dalle "comunità educative" (scuole, associazioni, spazi e attori della produzione culturale...) e la capacità delle aziende di produrre capitale sociale. La costruzione del welfare comunitario va intesa come lavoro incessante di produzione di connessioni, nuove forme di comunicazione, reti e relazioni. Ciò spetta in primis agli Enti locali, che nel coinvolgimento dei soggetti sociali e dei portatori di bisogni/interessi territoriali consentono anche di sperimentare pratiche partecipative nell'ambito della elaborazione dei Piani di Zona.
Il Piano di Zona diventa lo scenario principe in cui si possono elaborare queste politiche trasversali innovative e più rispondenti ai bisogni locali.